Ecco quanto mi sono trovato a scrivere, il 13 marzo 2013, all’ex fidanzato di una mia amica. Purtoppo senza esito, nonostante l’impegno scritto a mezzo PEC a non interferire più in situazioni che non lo riguardano.

Gent.mo STALKER,

mi vedo costretto a ricordarle l’impegno che ha preso nei miei confronti ed in quelli di VITTIMA.

Mi risulta che non abbia smesso le azioni di persecuzione ed insistenza nei confronti della suddetta VITTIMA, pertanto la invito a comportarsi coerentemente con l’impegno preso e la diffido dal proseguire ulteriormente ogni azione invasiva nella vita di VITTIMA e che possa avere dei riflessi sulla mia libertà di frequentare in libertà le persone.

Si comporti da uomo e non la importuni più, Lei ha bisogno di essere aiutato e, al momento, non è in grado di essere di alcun aiuto a VITTIMA perchè l’origine del problema è lei stesso con il suo comportamento.

Qualora, il suo persistente comportamento continuasse, mi vedo costretto a seguire la mia azione presentando denuncia per le minacce e le ingiure, sospesa solo fidandomi della sua parola che, evidentemente, vale ben poco.

Come le ho già dimostrato la fine della sua relazione con VITTIMA è antecedente alla mia frequentazione della stessa, pertanto non ha alcun motivo di rivalsa nei miei confronti o in quelli di VITTIMA, deve solo prendere atto che non ha nessun diritto di interferire nella mia vita e in quella di VITTIMA.

Confido nella sua collaborazione per terminare qui ogni atto di violenza e pressione psico-fisica nei confronti di chiunque. E ciò le darà giovamento anche nelle future relazioni affettive, soprattutto se riuscirà ad evitare di considerare la donna come sua proprietà.

Confido inoltre che sarà così uomo da tenere per se questa comunicazione e non farne menzione o “farla pagare” a VITTIMA, le ha già rovinato la vita abbastanza e, probabilmente, continuando le farà trovare anche il coraggio di sporgere denuncia contro di lei per lo stalking cui la sta sottoponendo. Ed è una denuncia penale con tutte le conseguenze e ricadute anche sulla vita privata e professionale.

Le chiedo di valutare la grande opportunità che oggi le offro nuovamente per seguire un percorso di rispetto e civiltà, reciproca!

Il modo principale che ha per dimostrare che è cambiato consiste proprio nel lasciare libera VITTIMA, eventualmente di lasciarla libera di capire se ha voglia o meno di creare una nuova relazione con lei.

Sono a disposizione, eventualmente, di suo padre per spiegarli correttamente la situazione, in modo tale che qualcuno in famiglia la possa aiutare ad affrontare una situazione che lei, uscendo dal seminato, sta rendendo spiacevole e pericolosa.

La “cazzata” non la fa chi denuncia i comportamenti ossessivi e possessivi, la fa chi si mette nelle condizioni di essere denunciato.

Per sua conoscenza le allego in calce alcune considerazioni relative al reato penale di stalking. Le consiglio una attenta lettura e, nel caso necessario, di farsi aiutare per la corretta comprensione dei contributi. Io nella situazione mi sono fatto aiutare da una psicologa e da un legale. Allegato alla mail trova il suo impegno, sottoscritto a mezzo pec, e pertanto utilizzabile come prova del suo mancare alla parola data.

Le ricordo che la presente comunicazione, a mezzo posta elettronica certificata, ha valore di raccomandata AR e può essere esibita come prova per la presentazione della denuncia e dell’eventuale giudizio di conseguenza.

Cordiali saluti

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