Stalking – Progetto Daphne 04-1/091/W

Cercando su internet ho trovato questo contributo che riporta anche un questionario per riflettere su come ci comportiamo nei confronti della persona cui teniamo in modo particolare. Ho estratto alcuni spunti interessanti, ma vi rimando comunque ad una attenta lettura del manuale completo.

Estratto dal PROGETTO DAPHNE 04-1/091/W PERCORSI DI AIUTO PER LE DONNE VITTIME DI STALKING
Un manuale per le vittime e per gli operatori

Manuale completo: http://stalking.medlegmo.unimo.it/questionnaire/manuale/manuale_Italia.pdf

Il primo tipo di stalker è un ex-partner respinto. La vittima e lo stalker hanno avuto in passato una relazione sentimentale che si è conclusa. I motivi del comportamento dello stalker sono riconducibili al desidero di riallacciare la relazione o al tentativo di vendicarsi per essere stati respinti. Questo tipo di stalker può essere molto insistente ed intrusivo. Lo stalking rappresenta una modalitàdi mantenere in vita il rapporto per quegli stalker che sono rimasti invischiati nella relazione, e su cui riversano la propria rabbia. Non sono infrequenti storie di violenza nei confronti del partner durante la relazione che continuano anche dopo la rottura. Una parte di questi stalker è caratterizzata da marcate anomalie caratteriali, dipendenza, tratti narcisistici o paranoici e/o abuso di sostanze. Possono essere presenti anche veri e propri disturbi mentali. Essi hanno bisogno di aiuto nell’accettare la perdita del partner e nel cercare nuovi obiettivi sociali. Quando è associato l’abuso di sostanze questo problema aggiuntivo dovrebbe essere trattato specificatamente.

Conseguenze psicologiche:
· Depressione.
· Ansia.
· Cautela.
· Sospettosità.
· Disturbo post traumatico da stress.

Altre conseguenze dello stalking:
– Molte vittime di stalking rinunciano ad andare a trovare amici e parenti e mostrano una limitazione della vita sociale.
– Quasi sempre sono costrette a cambiare numero di telefono ed indirizzo di posta elettronica.
– Possono essere costrette a sostenere spese per riparare oggetti di proprietà che sono stati danneggiati (case, automobili, ecc) .
– Ulteriori spese sono correlati all’installazione di sistemi di sicurezza ed al ricorso a legali o a terapeuti per fronteggiare le conseguenze dello stalking.
– In un certo numero di casi, le vittime sono costrette a cambiare lavoro.
– Alcune vittime devono anche cambiare casa o residenza.
– In alcuni casi, lo stalking compromette un rapporto sentimentale in corso, determinandone la fine.

Se tu sei una vittima dovresti:

1) evitare tutti i contatti con lo stalker :

questo è un punto di partenza di fondamentale importanza, anche se non facile da realizzare. Non essere gentile con lui o con lei, prestare attenzione o avviare contatti con lo stalker potrebbe involontariamente rinforzare e ripagare la sua condotta.
Per cui:
· Spiega chiaramente allo stalker che non desideri aver alcun contatto con lui/lei.
· Qualunque forma di contatto, anche se dissuasivo o limitato, può far sperare che la perseveranza un giorno sarà ricompensata da una relazione con la vittima.
· Ogni risposta a telefonate o a richieste scritte di uscire o addirittura ogni tentativo di reazione da parte della vittima riconoscono e ricompensano gli sforzi dello stalker per aver un contatto. Talvolta gli stalker provocano deliberatamente le reazioni della vittima semplicemente per screditarla.
· Le vittime devono mostrarsi ferme nella propria decisione di chiudere la relazione, non mostrando alcun dubbio in merito.
· Nel caso in cui vittima e stalker dovessero incontrarsi faccia a faccia casualmente o in altro modo, la vittima dovrebbe evitare di manifestare qualunque emozione. Se la vittima è sola dovrebbe cercare di incontrare lo stalker in un luogo pubblico o affollato.
· Le vittime dovrebbero anche evitare di fare rappresaglie contro gli stalker per quanto giustificate queste possano sembrare.

2) cercare l’aiuto delle autorità :

informare le autorità di polizia locale che sei vittima di uno stalker e che pensi di presentare denuncia se gli episodi dovessero continuare (ad esempio per più di due settimane).
Questo è necessario anche se non intendi formulare una querela o se ciò non è possibile dati i fatti riportati.
Comunque non fare unicamente affidamento su ciò che la polizia può fare: focalizza l’attenzione anche su coloro che nella comunità condividono con la polizia la responsabilità di gestire queste situazioni. Ciò può aiutare la polizia stessa ad affrontare meglio il problema.
Chiedi una consulenza legale ed informati sui vari gruppi che forniscono consulenza, supporto o aiuto.
A tal fine:
· Conserva le prove di ogni contatto con lo stalker, documenta ogni forma di comunicazione su un diario personale o su un agenda. Conserva tutte le prove.
Non dimenticare ogni minaccia scritta o verbale. Non distruggere, in un momento di sconforto, i nastri della segreteria telefonica, i biglietti, le lettere, le e-mail o i regali. Le e-mail andrebbero stampate e copiate sul disco fisso, le telefonate andrebbero registrate per giorno e per ora. La documentazione scritta andrebbe conservata per eventuali future consultazioni.
· Tieni una documentazione di tutti gli episodi avvenuti, specificando cosa è successo (gli episodi specifici), quando (ora, giorno e data) e dove. Altri elementi che dovrebbero essere registrati o conservati, perchè utili a provare i comportamenti di stalking, sono: biglietti manoscritti, numero di targa, abbigliamento, l’ora del giorno e, se possibile, eventuali numeri telefonici rimasti in memoria.
Tutti questi elementi aiutano la polizia nelle indagini e supportano un futuro procedimento contro l’autore di reato.

3) Studiare un piano di sicurezza :

a prescindere dal coinvolgimento della polizia o del sistema giudiziario, la vittima dovrebbe essere resa consapevole del fatto di essere responsabile in prima persona della propria sicurezza. Per avere sotto controllo determinati aspetti della situazione, la vittima dovrebbe pensare a quali strategie potrebbero aiutarla a sentirsi sicura o al contrario a quali situazioni potrebbero farla sentire impotente. A tal fine, le vittime dovrebbero essere incoraggiate ad elaborare un piano di sicurezza per sé e per i propri familiari. Il piano di emergenza dovrebbe prevedere anche il fornire informazioni specifiche alle persone che potrebbero in qualche modo aiutare la vittima.
Tra le principali azioni attuabili:
· Fare una lista di numeri di telefono utili (es. della polizia, di amici, di centri per la violenza domestica, di un avvocato, ecc.);
· Fornire a coinquilini, amici, familiari e colleghi informazioni sulla situazione di stalking, in modo tale da ottenere il loro aiuto e rendere comprensibili i comportamenti adottati;
· Dare esplicite indicazioni circa le azioni che dovrebbero essere intraprese nel caso di contatti da parte dello stalker;
· Fornire alle persone maggiormente coinvolte, quali amici, familiari, vicini e colleghi di lavoro, una fotografia o una descrizione dello stalker; chiedere loro di chiamare la polizia ogni volta che sentono rumori sospetti o particolarmente forti e ogni volta che assistono ad avvenimenti strani e sospetti. Assicurarsi che nessuno riveli informazioni sulla vittima allo stalker o a chiunque questo si spacci di essere;
· Tenere in macchina una borsa per le emergenze e del denaro, nel caso in cui non fosse possibile rientrare a casa. Fare il pieno di benzina e decidere chi chiamare in caso di problemi, individuando un posto sicuro in cui incontrare questa persona;
· Prendere misure preventive per proteggere se stessi dallo stalker;
· Portare con sé un telefono cellulare, utilizzando la funzione chiamate rapide o chiamate vocali per contattare un sistema di allarme personale o un sistema di videosorveglianza;
· Cambiare spesso le proprie abitudini di vita, ovvero non fare sempre le stesse cose tutti i giorni alla stessa ora. Per esempio, cambiare spesso il percorso per andare a casa, al lavoro o a scuola;
· Parcheggiare in un posto sicuro e ben illuminato e fare attenzione ai veicoli che seguono, annotando i numeri di targa. Cercare se possibile di non viaggiare soli;
· Sul posto di lavoro è opportuno che la vittima avvisi i colleghi, i dirigenti e gli operatori della sicurezza, chiedendo loro di filtrare le telefonate e supervisionare gli appuntamenti.

4) Adottare altre misure preventive per tutelare la privacy e la sicurezza:

· Rendere sicure porte e finestre (installare serrature alle finestre ed ai vetri scorrevoli). Sottoporre l’abitazione ad un controllo per verificare il livello di sicurezza. Se vivi in un un’abitazione dove hai anche il minimo sospetto che lo stalker possa entrare dovresti cambiare tutte le serrature.
· Usare una casella di posta privata. Non accettare pacchi se non si tratta di qualcosa che hai ordinato direttamente. Dare il proprio indirizzo solo agli amici più fidati, chiedendo loro di non annotarlo in rubriche o indirizzari che potrebbero essere sottratti da qualcuno.
· Altre misure di sicurezza potrebbero essere: non mettere il telefono vicino alle finestre; installare spioncini sulle porte; potare gli alberi e gli arbusti intorno a casa.

Questionario per verificare di non essere uno/a stalker:

1) Hai mai… (Indica i comportamenti che hai messo in atto e se è successo più di una volta)

– Seguito o spiato qualcuno?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Spedito e-mail personali non gradite?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Fatto consapevolmente telefonate indesiderate?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Aspettato qualcuno sotto casa o fuori dal lavoro per avere un contatto?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Lasciato regali od oggetti indesiderati?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Insistito in altro modo per avere contatti con un’altra persona che non li desidera ?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

– Danneggiato intenzionalmente la proprietà altrui?
  [NO] [SI] [Più di una volta]

2) Questi comportamenti hanno spaventato l’altra persona?
  [NO] [SI]

3) Il tuo comportamento ha determinato in un’altra persona la paura per la propria sicurezza?
  [NO] [SI]

4) Secondo la tua opinione, hai mai posto in essere una condotta di stalking nei confronti di un’altra persona, intendendo per stalking:
“…. Il seguire o molestare illegittimamente, volontariamente e sistematicamente un’altra persona, compromettendo in tal modo il suo senso di sicurezza “?
  [NO] [SI]

Se hai risposto “SI” ad uno o più dei comportamenti elencati nella domanda n. 1 e alle domande n.2 o 3, è probabile che tu stia ponendo in essere una condotta di stalking.
Se hai risposto “SI” alla domanda n. 4, è probabile che tu stia ponendo in essere una condotta di stalking.